venerdì 10 agosto 2012

Che bella foto! E' venuta proprio bene! Mettila su fb!

Capita che dopo aver scattato una foto, quasi in contemporanea sorga la domanda: com’è venuta?
Di primo pensiero possiamo leggere la curiosità, l’intenzione di essere riusciti ad ottenere un bello scatto. Leggendo la cosa da un'altra prospettiva, forse, in quel momento si cerca una conferma.
Una conferma che quel momento che sto vivendo sia stato ritratto in tutto come è in realtà.
Che quello strumento fotografico abbia davvero catturato ogni minimo particolare, quelli che sono i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo che pervadono il cuore del soggetto.
Ognuno, forse, custodisce nel cuore il ricordo dell'attimo in cui ebbe la sensazione di conoscere quell'amico, la sua donna, il suo sposo con una profondità inaspettata. Come se in quel preciso momento in quell’occasione, l'occhio fosse riuscito a poggiarsi sull'abisso della sua anima.
E lì ha scattato una foto preziosa, la foto che attesta la vera bellezza di quell'attimo.
E’ una foto davvero preziosa e bellissima, è quella che rimarrà impressa per sempre nel fondo del proprio cuore, di cui la foto digitale diventa solo un simbolo.
Ripensando agli Amici del Vangelo, tante volte gli apostoli sono stati tentati di relegare il tutto all’attimo in cui hanno scattato la foto. Pensiamo sul monte Tabor “E’ bello per noi stare qui, facciamo tre tende.” Oppure durante il viaggio verso Cesarea di Filippo sempre il simpatico Pietro: “Non lo permetterò mai.” Relegando ancora una volta il Cristo al momento in cui ha parlato.
E invece alla fine anche loro hanno capito che bisognava tornare nel “reale” nella “vita di tutti i giorni” con quella foto in tasca, o sul proprio profilo! ;)

Tante volte vorremmo rimanere incollati nel momento in cui “scattiamo una foto”, alle volte abusiamo persino di questo strumento per non perdere nessun particolare.

Sono rientrato da poco dall’esperienza bellissima del Campo Scuola, e il ritornello più in voga al termine è sempre lo stesso, ormai da anni. Rimaniamo qualche altro giorno, che bello qui, dura poco.
 E riguardando le foto, che dopo neanche poche ore vengono postate sui social network, si ripensa ai bei momenti vissuti insieme. Vorremmo rimanere incollati in quei momenti belli, che sanno di vero, di autentico, di perfetto.
Ma il richiamo non manca a tardare!
Scendiamo a valle!  Leggiamo nel racconto della trasfigurazione.
Adesso è il momento di vivere; ma non tralasciamo quelle foto, ripartiamo di li.
Gesù è stato un maestro diverso, lui camminava incessantemente, con passo sicuro e deciso, andava a cercare. (Ci viene a cercare) Giunto da qualcuno che non era disposto a mettersi in gioco e lo accoglieva (penso al piccolo Zaccheo, alla Samaritana, al Lebbroso, al Cieco nato…) scattava la foto ricordo; e si ripartiva per il mondo.
Non partiva solo il Maestro però, ma anche chi lo aveva incontrato, chi da quella foto ha saputo poi trarre tutta la forza necessaria.
Adesso da quello scatto, da quella foto, poteva ri-cominciare a camminare! Alle volte anche una semplice foto, un incontro, un esperienza, un momento, uno sguardo, possono rimetterti in piedi!
E allora postiamo pure! Dove vogliamo! Ma non tralasciamo il cuore.


Uno scatto di oggi!


1 commento:

  1. Ho letto questo post cn interesse! Complimenti x il pensiero :-D

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