mercoledì 26 marzo 2014

Siamo nella merda u frà!


Accade, e da quando ho cominciato a frequentare luoghi meno soliti, che alcune affermazioni o domande, mi pongano dinanzi una lettura della realtà ben diversa. Nel giro di una settimana, una dietro l’altra due domande mi hanno posto con le spalle al muro. Entrambi sullo stesso argomento.

Andando con ordine, una settimana fa mi arriva un messaggio da un quattordicenne della parrocchia, che mi scrive: “Giovà, oggi saresti disponibile per aiutarmi in una specie di intervista sulle droghe leggere? Mi hanno detto (a scuola) di intervistare un adulto di riferimento”.

A parte la gioia, e la responsabilità che ho sentito per quell’aggettivarmi come “adulto di riferimento”, subito mi sono messo a leggere in giro per il web, le opinioni in merito. Legalizzare o no?... ho trovato pareri discordanti, tutti molto ideologici e a dire il vero poco “utili”. Ma l’informazione, non equivale a formazione. Devo convincermene.

L’altro ieri poi, andando in palestra, incontro due amici. Condivido un tratto di strada con loro, con Luca avrei poi proseguito per allenarmi. Parlavano tra loro, a bassa voce e con strane metafore, di furti realizzati da piccole associazioni criminali, che rubano attrezzi agricoli di grandi dimensioni, allo scopo di chiederne il pizzo per la restituzione.

Andato via l’altro, Luca si volta a me e con aria seria mi dice: “siamo nella merda frà! Nella merda, altro che Dio e le stronzate. Se esiste dovrebbe resettarci e ricominciare tutto da zero! La merda è assai, e non si riesce ad uscire da sta merda! Che fai denunci? E poi so cazzi!”
Parto con un monologo sull’importanza della legalità, dell’iniziare noi a cambiare le cose, non abbassando la testa!

“u frà! – mi risponde – tu non capisci! Vedi ad esempio il fumo? L’altro giorno alcuni ragazzi hanno iniziato a vendere il fumo, sono venuti quelli dell’ambiente, e li hanno minacciati. Voi potete vendere, ma se lo comprate da noi! Se no sò …vostri!”
Subito nella mia mente la domanda del ragazzo.  Ho chiesto, quindi se lo legalizzano alla fine è meglio? Togli la possibilità a questi di tenere il predominio sugli altri?

“ahahha… togli quello e mettono altro. Da sta merda non si esce! Andiamoci ad allenare và!”

Proprio mentre scrivo, mi arriva l’sms: “non sei venuto agli esercizi spirituali?”. Non rispondo, non voglio rispondere. Qui stiamo nella merda vorrei scrivergli. Ma taccio, e torno a domandarmi se forse non ho sbagliato a pormi la domanda.

Voi cosa ne pensate?

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